Condividiamo le fantasie sessuali, ecco le nostre

Buongiorno a tutti, siamo Marco e Francesca. Da un po’ ormai state seguendo le nostre avventure: tra esperienze a tre e videotape fatti in casa, non perdiamo ogni occasione utile per divertirci insieme, sfogando tutte le nostre perversioni.

Oggi, però, siamo qui per parlarvi di un argomento un po’ più particolare: le fantasie sessuali, probabilmente l’unica cosa che non condividiamo come coppia. Ciascuno di noi, infatti, ha delle proprie fantasie che ama vivere da solo, nella propria intimità, ed è più che giusto che sia così.

Ecco perché abbiamo deciso di aprire per te un piccolo spiraglio nella nostra intimità, raccontandoti alcune delle nostre fantasie più perverse. Pronto per questo viaggio?

Le fantasie sessuali di Francesca con il corriere

Fantasie sessuali Francesca

Sono sempre stata molto aperta con Marco sui miei desideri e le mie perversioni, ho sempre sentito di poter condividere ogni cosa con lui, ma questo non esclude che, ogni tanto, io dedichi un piccolo spazio solo a me stessa.

Ogni tanto, infatti, sotto la doccia, oppure nella tranquillità del mio letto, chiudo gli occhi e parto per un viaggio nelle mie fantasie sessuali.

Sono da poco passate le tre del pomeriggio e mi sto rilassando sul divano, è una calda giornata d’estate, perciò indosso solo una t-shirt che lascia scoperta buona parte del mio fondoschiena: sono a casa da sola, perciò non mi importa molto di ciò che indosso.

Sono a metà del mio libro preferito quando il suono del campanello mi distrae.

Apro la porta e davanti a me c’è un corriere di Amazon, davvero molto bello: le braccia scolpite sembrano quasi uscire dalla polo aziendale, mentre i suoi profondi occhi azzurri sono leggermente spalancati dalla sorpresa.

Mi accorgo infatti di essermi dimenticata di avere indosso una maglietta molto corta e un paio di mutandine.

Facendo finta di niente mi sposto per lasciarlo passare, così che possa poggiare il pacco in casa. Mentre mi sto voltando per ringraziarlo mi accorgo che, con un sorriso sornione, ha chiuso la porta dietro di sé e mi sta squadrando con gli occhi.

A quell’evidente invito non posso far altro che obbedire, togliendomi in un solo movimento la maglietta e offrendo al suo sguardo languido i miei grossi seni che lui non esita a prendere tra le mani, leccandoli e mordicchiandoli con forza, strappandomi un gemito di sorpresa e piacere.

Senza perdere tempo metto una mano tra le sue gambe, slacciandogli i pantaloni in un secondo e liberando un affare di tutto rispetto. In queste fantasie sessuali la vista è sempre così piacevole per me che non posso fare a meno di prenderlo in bocca, assaporandolo tutto, dalla base fino alla punta, continuando il mio su e giù e sentendolo crescere dentro di me.

Improvvisamente mi sposta da lui, mi prende in braccio con facilità e mi fa sdraiare sul tavolo della sala, strappandomi di dosso le mutandine e ordinandomi di aprire le gambe. Lo faccio subito, invitandolo ad assaggiarmi: quando le sue labbra prendono possesso del mio clitoride la sensazione che provo è tanto intensa che mi sembra di svenire.

Sempre più stanca e vogliosa, nelle mie fantasie sessuali sembro una gatta in calore: lo imploro, quasi urlando, di prendermi. Non se lo fa ripetere due volte e in un attimo affonda dentro di me, si ferma per un secondo per farmi assaporare la sensazione di pienezza, poi inizia a muoversi con forza.

La velocità aumenta sempre di più mentre i miei gemiti si fanno molto sonori, finché non vengo urlando. Probabilmente avrò svegliato tutti i vicini.

La prima esperienza di dominazione di Marco

le fantasie sessuali di Marco

Io e Francesca condividiamo tutto da sempre, soprattutto ciò che riguarda la sfera sessuale: la nostra intesa è ottima, l’uno conosce l’altro al punto che non c’è alcuna necessità di parlare per intendersi. Detto questo, ci sono alcune piccole cose che tengo per me, e che non voglio condividere con lei, ma le conservo per i miei momenti di solitudine, come le mie fantasie sessuali.

Se dovessi definire il tenore dei nostri rapporti potrei dire con assoluta certezza di essere un partner dominante: mi piace trattare Francesca con quel tanto di durezza che basta per eccitarla e farla sentire sottomessa.

Talvolta, però, mi capita di chiudere gli occhi e, nelle mie fantasie sessuali più perverse, sdraiarmi e immaginare di trovarmi in una situazione completamente diversa.

Un pomeriggio, di ritorno dal lavoro, trovo attaccato alla porta un biglietto con cui Francesca mi invita a seguirla di sopra. Lei mi sta aspettando in camera da letto, indossa stivali alti con il tacco, un corsetto nero e nient’altro.

Subito mi avvicino per baciarla, ma lei mi spinge via con forza e mi ordina di non toccarla, è la prima volta che è così rude con me e stranamente la cosa mi eccita molto, così resto immobile, in attesa.

Con misurata calma Francesca inizia a spogliarmi, approfittandone per accarezzarmi il corpo e graffiarlo leggermente con le unghie, finché non mi ritrovo completamente nudo. A quel punto nelle mie fantasie sessuali lei mi dice di sdraiarmi sul letto, e, dopo avermi legato mani e piedi, iniziò il suo gioco sadico.

Mentre mi percorre il corpo con la lingua, con le mani mi stuzzica leggermente, provocandomi senza sosta: in queste fantasie sessuali il mio membro è così duro che proprio non ce la faccio più. Allora Francesca si spoglia completamente, poi mi guarda negli occhi con intensità e mi dice di pregarla.

Mai avrei pensato, in nessuna delle mie fantasie sessuali, di farlo, ma invece eccomi qui, così la supplico di farmi venire, e il mio pene diventa sempre più duro mentre lei si mette a cavalcioni sopra di me, penetrandosi da sola con un unico gemito di soddisfazione. Mi sembra quasi di scoppiare mentre lei si muove su di me sempre più velocemente, sul viso l’espressione di chi sa di avermi in pugno.

Bastano poche altre spinte per farmi venire, spruzzando dentro di lei tutto il mio seme. Molto probabilmente non metterò mai in pratica questa, né altre delle mie fantasie sessuali, ma queste sono indubbiamente un buon modo per intrattenermi nei momenti di intimità.

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