Punto G: ecco i segreti e come stimolarlo

Esiste il punto G? Dove si trova? Sono domande che donne e uomini si sono poste spesso nel corso degli ultimi 60 anni. Molte donne hanno affermato di provare estremo piacere quando stimolate in determinati punti, mentre altre non hanno mai rilevato differenze sostanziali di piacere tra una zona e un’altra. Come trovarlo e rendere l’atto sessuale ancora più intenso?

Secondo la scienza, le persone che hanno una vulva e una vagina posseggono questo punto. Il problema semmai è individuarlo. Ogni donna ne ha uno da qualche parte e non è certo segnato con una (X in stile mappa del tesoro). Quindi bisogna esplorare in modo certosino per cercarlo e, una volta trovato, stimolarlo nel modo giusto. Che tecniche usare? 

Innanzi tutto bisogna sapere cosa cercare e dove cercare. Successivamente, utilizzare tecniche o strumenti che riescano a stimolarlo nel modo giusto. Quali sono queste tecniche? Funzionano davvero oppure fanno parte di questo mitico punto? Quali sono gli oggetti ideali che possono fare al caso? Queste e altre risposte si trovano in questo articolo e, per conoscerle, bisogna continuare a leggerlo. 

Cos’è il punto G?

Ragazza in reggiseno

Prima di tutto, il punto G è reale? Sì?! Esatto: un punto interrogativo e un punto esclamativo. In poche parole, è un discorso complicato. Potenzialmente, ricevendo nel tempo più attenzione del clitoride, questo magico posto è stato salutato come luogo ideale per il “massimo piacere femminile” e che crea incredibili orgasmi. Le opinioni e le esperienze in merito sono arrivate da ovunque. 

Alcune donne hanno riferito sensazioni di intenso piacere che si adattano alla perfetta descrizione dell’orgasmo di questo punto, mentre altre non hanno sperimentato alcun cambiamento significativo nella sensazione. Sebbene non sembri esistere alcuna prova scientifica che confermi senza dubbio la sua esistenza, molti risultati suggeriscono invece l’esistenza di un’area in cui il clitoride, la vagina e l’uretra condividono lo stesso afflusso di sangue e la stessa rete di terminazioni nervose. A quest’area è stato attribuito il merito di causare, quando stimolata, una maggiore sensibilità.

Si ritiene che questa zona sia anche un’estensione del clitoride. Sorprendente vero? Soprattutto perché si accede alla questa zona internamente (attraverso la vagina), mentre generalmente si accede al clitoride esternamente (in quanto parte della vulva). Il clitoride è in realtà molto più grande della piccola porzione visibile sopra l’apertura della vagina e si estende bene nel corpo; ciò dimostra che, sebbene sia molto conosciuto, in realtà è una questione più grande di quanto alcuni potrebbero pensare.

Tutte le donne ne hanno uno?

3 donne che sorridono distese a letto

Tecnicamente tutte le persone che hanno una vulva e una vagina posseggono un punto G. È chiaro che in ogni donna è diverso. La percezione sensoriale in quest’area va dal non avvertire niente fino al piacere più intenso, mentre ad alcune donne non piace affatto essere stimolate proprio in quel punto. 

Una donna che cerca il piacere non dovrebbe stressarsi nel farlo e non dovrebbe sentirsi costretta ad apprezzare una particolare forma di stimolazione in un posto specifico soltanto perché è di gran moda. È anche importante che si renda conto che l’incapacità di provare o causare un orgasmo in questo punto non indica inadeguatezza sessuale o mancanza di abilità. Ogni corpo ed esperienza sono diversi.

Come trovare il punto G

Schema del punto G nella donna

Potrebbe essere un cliché, ma a volte il viaggio è importante quanto la destinazione (se non più importante). Con le aspettative impostate correttamente, l’esplorazione sessuale sicura e consensuale è un’attività piacevole e degna di essere vissuta. Potrebbe anche portare a una esplosione di piacere mai vista prima. Quindi, ecco alcuni suggerimenti che possono tornare estremamente utili.

Dove cercare

Quest’area dovrebbe trovarsi all’incirca tra i 3 e 7 cm all’interno della parete anteriore della vagina (è sullo stesso lato dell’ombelico invece della colonna vertebrale).

Cosa cercare

Alcune donne lo hanno descritto come un qualcosa dalla consistenza spugnosa. Altre hanno affermato che non ha una vera e propria connotazione fisica specifica, ma genera soltanto delle ottime vibrazioni quando viene stimolato. Invece di cercare un punto specifico, sarebbe utile osservare come le diverse aree rispondono al tocco e alla stimolazione.

Come stimolarlo

Gambe da donna con calze a rete - Punto G

Il modo migliore per trovarlo è stimolarlo. Quando ci si prepara all’esplorazione sessuale, iniziare con un ambiente confortevole e col tempo necessario per rilassarsi e adottare un approccio soft. Ecco cosa fare dopo:

  • Iniziare con i preliminari: sono importanti sia da sole che con un partner. Aumenteranno il flusso sanguigno, creeranno eccitazione e contribuiranno ad aumentare la sensazione per rendere l’esperienza più piacevole e gratificante.
  • Utilizzare sex toys: l’esplorazione sessuale e la lubrificazione vanno di pari passo. Quest’ultima riduce l’attrito e offre un’esperienza più confortevole e piacevole. I sex toys possono aggiungere divertimento ma anche consistenza, ritmo e pressione.
  • Far venire la donna: per l’esplorazione manuale del punto G, è meglio sostituire il tipico movimento di spinta dentro e fuori utilizzato per la stimolazione vaginale con un movimento di avvicinamento. È la stessa posizione e movimento della mano che vengono utilizzate tramite il dito indice per venire. La persona che deve stimolare il punto deve sdraiarsi sulla schiena della donna. L’uomo, la donna o il/la partner devono inserire una o due dita (palmo rivolto verso l’alto) nella vagina ed effettuare un movimento di avvicinamento contro la parete anteriore della vagina con velocità e pressioni variabili. Stimolare aree diverse per vedere cosa stimola più piacere.
  • Scegliere le posizioni ideali: per il sesso penetrativo con un partner, le posizioni sessuali che consentono una penetrazione più profonda o un contatto più stretto, come la cowgirl e la pecorina, sembrano in grado di stimolare questo mitico punto.

Alcune curiosità

Donna bionda a letto che sta leggendo un articolo sul suo tablet

Questo indefinibile punto prende il nome da Ernst Grafenberg, il ginecologo che lo identificò negli anni ’50. La sua esistenza è diventata piuttosto popolare negli anni ’80 e la sua famigerata fama è ancora in qualche modo un misterioso Shangri-La di inafferrabile piacere per coloro che riescono a trovarlo. Una cosa è chiara e indubbia: la ricerca spasmodica di questo punto può condurre a vette di piacere mai raggiunte prima. Quindi, armatevi di pazienza e trasformatevi in novelli Indiana Jones: la caccia al tesoro ha inizio!

Lascia un commento